Il Carnevale italiano: non solo a Venezia

Il Carnevale italiano: non solo a Venezia

Avete cominciato a vedere per le strade bambini vestiti da Spider-Man, i supermercati sono pieni di coriandoli e stelle filante e nelle pasticcerie sono comparsi innumerevoli dolcetti fritti?

Ebbene sì, anche quest’anno è arrivato il Carnevale e tutte le città e i paesi italiani si stanno preparando per gli eventi e le sfilate di domenica 11 febbraio. Ovviamente, ognuno a modo proprio.

Tra i Carnevali più noti, c’è sicuramente quello di Venezia, simbolo e attrazione della “città mascherata”. Anche quello di Viareggio è molto famoso: i giganteschi e stupefacenti carri creati con la cartapesta sono l’anima del Carnevale nella città toscana.

 

Il Carnevale di Bardolino

Oggi però, vorrei parlarvi di un carnevale meno celebre, ma molto divertente e che conserva una tradizione popolare molto interessante che ci riporta all’essenza primordiale del carnevale: il riso e il divertimento.

Quindi, andiamo insieme a… Bagolino!

Bagolino è un piccolo borgo che si trova nelle montagne bresciane della Valle Sabbia e la sua posizione un po’ isolata gli ha permesso di sviluppare e conservare da oltre 500 anni alcune usanze uniche in Italia e in Europa che oggi attirano moltissimi turisti.

 

Musica e danza: un viaggio nel tempo di oltre 500 anni

Nel rispetto della tradizione, per due giorni il caratteristico borgo medievale viene invaso dai colori brillanti dei Balarì (ballerini) che, accompagnati dalle melodie dei violini dei Sonadur (suonatori), danzano a volto mascherato in ricchi costumi tramandati di generazione in generazione.

Le musiche del carnevale di Bagolino sono completamente diverse dalle altre musiche popolari del Nord Italia e presentano caratteri tali da far pensare ad una loro origine tedesca o austriaca.

Ballerini e suonatori girano il paese e si fermano davanti alle case di parenti, amici e fidanzate per eseguire le danze.

 

Le maschere del Carnevale

Nella maggior parte dei festeggiamenti di tutta Italia si vedono sfilare grandi carri ricchi ed elaborati, a Bagolino invece le piccole vie e la piazza sono animate dai Màscar, una chiara manifestazione della cultura contadina.

I due costumi tipici sono quello maschile del Ceviòl e quello femminile della Vèciä. Sia il costume maschile che quello femminile,  ispirati alla vita contadina, sono molto semplici e umili: pantaloni e camicia per i Ceviòl, abito lungo e grembiule per le Vèciä.

Tuttavia, il tratto interessante è che il travestimento non si limita agli abiti, ma coinvolge l’intera persona: camminano infatti con un’andatura oscillante e strascicata e parlano con la voce in falsetto. Protetti dalla falsa identità della maschera, i Màscar si muovono disordinatamente tra la folla, con zoccoli di legno che risuonano nelle vie del borgo, e animano il Carnevale coinvolgendo i turisti e gli abitanti con scherzi e dispetti di ogni tipo.

 

Hai già deciso dove andrai per Carnevale quest’anno? Se ti è venuta voglia di farti coinvolgere dalla musica, dai balli e soprattutto dagli scherzi dei Màscar, Bagolino potrebbe essere un’opzione interessante.

 

di Chiara Poli